Arte terapia

CONCETTO PERSONALE DI ARTE TERAPIA

Diciamo che l’arte in sé è un espressione terapeutica, ma alcune espressioni lo sono in modo più limpido e finalizzato proprio a sentirsi meglio, sia nell’immediato che in un percorso riabilitativo come quello appunto che vi ho detto sopra. Lasciato il Mapp, ne ho comunque portato i benefici permanenti. Credo che l’arte terapia aiuti sia nel riscontro con il proprio disegno realizzato e dunque nel messaggio che si è riusciti ad esprimere con soddisfazione, sia nell’atteggiamento stesso e nel pensiero che non si limita solo al momento artistico.

Accoglie concetti molto importanti per un esistenza serena: Accogliere che sbagliare non solo è persino una cosa utile e bella, volgere cioè –e li ricordo anche questi recuperi che facevo con Valentina- nel positivo qualcosa che di solito si vorrebbe eliminare, cestinare, comparare. E’ una delle tante metafore, dei tantissimi valori dell’arte terapia.

Nel libro Primavera potete vedere che con essa si può giungere persino al miracolo, a una ribellione, un capovolgimento, ed un coinvolgimento felice che sono poi anche parte di questo approccio artistico e che non credevo di poter sperimentare così. Attraverso disegni usciti ad un punto dal foglio e prendendomi loro per mano.

Premessa riguardo il concetto di simbolo

Vi ho già accennato come in arte terapia il superamento del confronto e della paura di sbagliare sia qualcosa di nuovo per chi vi acceda la prima volta, così nuovo che può all’inizio stancare seppur piacevolmente nelle emozioni; Altre numerose volte invece può proprio accadere di sentirsi incredibilmente perplessi e insoddisfatti, con una sensazione di perdita di tempo e di energie e questo appieno fa una parte importante della terapia. Vi ricordo infatti i suoi benefici trasversali e profondi negli ambiti di esistenza oltre quel momento o bottega, in un modo che -anche questo per molti nuovo- non è fatto di parole o cognizioni ma è applicato in concreto nel momento pittorico e di realizzazione e anche nel seme dell’ideare, nel successivo momento di osservazione del proprio frutto artistico nel confronto del proprio frutto con altri, e persino nella gestione psicomotoria e spaziale coi materiali e tanto altro.

La concretezza dunque in cui va ad agire questa riabilitazione psicologica, in quanto tale cioè appunto precisa e semplice è sempre un seme con possibilità di sviluppare e diramarsi su diversi ambiti di esistenza. Faccio degli esempi chiari: Non solo l’arte terapia è una cura efficace ma esistono moltissime altre riabilitazioni basate su quella che è l’esperienza applicata concreta, che è sintesi. Persone con disagi psichici che per esempio intraprendono insieme ad educatori un viaggio in barca a vela, oppure il contatto con gli animali, e la cura degli stessi. I benefici di queste esperienze sono importanti, perché per esempio nella lettura emotiva saper navigare e collaborare si esprimerà poi anche in altre circostanze, navigando più abili “nel mare delle proprie emozioni”. Ma gli esempi saprebbero essere tanti.

La mente umana nei suoi livelli profondi è semplice, fatta di immagini evocative che appunto siano ricordi impressioni o vissuti o idee. Il simbolo o sintesi, in sé racconta l’essenziale di un esperienza, che è sempre il sentimento l’emozione la propria scoperta: Riuscendo anche a coinvolgere sensibilmente gli altri perché in queste sintesi troviamo infine anche qualcosa di più comune e archetipo e umano via via approfondendo.

Il simbolo dunque racchiude energia e contenuto in senso tendenzialmente assoluto, trascendentale. Raffigurazioni zen o calligrafie orientali o mandala sono esempi che ci rendono idea della conoscenza di queste antiche culture e non può esserci poi molto scetticismo, in quanto sono studi applicati anche nell’ambito sociologico, psicologico spesso oggi giorno con finalità per esempio pubblicitarie propagandistiche e via dicendo.

(continua)

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