Michael è stato colpevole o innocente? Vi espongo il mio parere.
Michael era senza ombra di dubbio un sognatore, uno che veramente voleva riscattare l’infanzia, quella che lui non ha mai avuto salendo nei palchi fin dall’età di 5 anni e catapultato fin da subito nel mondo dello spettacolo.
Premetto che questo sarà la prima di poche ma dense esposizioni del mio parere in merito soprattutto alla vicenda di Neverland ma anche a Michael stesso, alla sua musica, ai suoi rapporti familiari ecc.
Michael era appunto uno ambizioso non tanto per sé: credeva possibile un mondo in pace, non con illusione infantile non era stupido, il suo successo lo ha usato tanto per passare messaggi di speranza e fratellanza, resilienza e amore. Non solo dalle sue canzoni, dalle interviste e dai sui discorsi. Dirò anche un breve parere in merito a certi suoi nemici, al prossimo articolo su Michael.
Dalla base di tutto questo, con un padre impresario che ha ideato e creato nei suoi 5 di 9 figli un gruppo musicale con componenti che andavano dall’età di 5 a 10 anni circa. Un padre notoriamente cattivo capace di far leva sull’amore dei suoi figli per plasmarli ulteriormente a essere il più talentuoso o tra i più talentuosi gruppi pop di tutti i tempi e senza nemmeno restringere il campo solo alle boy band. Per questa sua idea era disposto a tutto, vuoi anche che era un genitore degli anni 50 e 60 di una umile famiglia dell’Indiana oltretutto afro, tutti questi fattori sono importanti nel collocare l’infanzia di Michael. Era un padre capace di carisma, evidentemente, lo si capisce da questo suo progetto coi figli la visione che avrebbero avuto successo, ma lo si percepisce parecchio soprattutto dalla coesione che ha instaurato nei suoi figli, i quali non lo hanno mai messo in cattiva luce tranne Latoya per esempio e Michael appunto nel riferire quella che era semplicemente la realtà dei fatti: botte da orbi a un bambino e cinghiate perché il piccolo Michael non eseguiva sempre al meglio i suoi numeri e le canzoni, e con la mamma che gridava al marito di smettere di picchiarlo a sangue fino a quasi ucciderlo.
Una famiglia unita quanto anche sigillata nelle verità che Michael e non certo un estraneo, ha esposto spesso nelle interviste. Come accade nelle famiglie dove vivono questi drammi pesanti, che poi i componenti vanno sempre a normalizzare, mettici anche che non erano i giorni d’oggi con tutta la consapevolezza che abbiamo in merito ai bambini e i loro diritti.❤️
Da queste premesse, Michael non vive e non vivrà mai una vita normale, non solo come relazioni un poco sane e autentiche ma come sappiamo anche in termini di popolarità mondiale fin dai 9, 10 anni. Nelle interviste appare anche spesso molto pacato, a tratti un po’ tutta la family ha una impostazione comunicativa di chi è sempre stato sui palchi e non ha potuto fare molto altro.

Cosa accadde davvero in merito agli abusi denunciati da diversi bambini ospiti a Neverland? Non lo sappiamo.
Possiamo evincere che Michael avesse problemi dati dalle premesse suddette, fragilità, paure, inibizioni e sappiamo anche che la musica e il contatto coi fans lo aiutavano molto, riuscendo anche a rendere più sostenibili certi vissuti o perlomeno a non farli vincere.
D’altra parte, come si potrebbe prendere in considerazione questa possibilità che abbia combinato qualcosa? È naturale che in tutti si attiva una automatica negazione. A me un dettaglio personalmente non piace, che Michael facesse cose che a nessun comune mortale è lontanamente concesso di fare (giustamente). Era puro (?). La sua purezza è sempre sostenuta dai suoi fans.
Non era inoltre stupido, significa che in questo amore spasmodico che voleva dare ai bambini (tutti bellini peraltro) non ha proprio pensato che la situazione potesse far dubitare la gente. Candore?
Qui non si tratta di industria del pettegolezzo ma di bambini oltreché arroganza. Michael aveva i suoi demoni e non potrebbe essere altrimenti. Poi che fosse oltre tutte le brutture e fosse più unico che raro anche entro l’essere l’elemento dirompente di una famiglia di quel tipo dice tanto sulla capacità di Mike di elevarsi davvero e credere in un mondo puro e migliore.
Mi sento di dire anche però, che una povera crista che rapisce un neonato (orribile, ma persona evidentemente con disturbi e tanta disperazione) ci sta andando in carcere. Ricordate: pillola rossa o pillola blu. La rossa fa comprendere anche verità che non ci piacciono o perlomeno tenerle nel deposito dei punti interrogativi. Io non dico che Michael è colpevole, credo non lo sia, ma non posso sostenere con la vostra stessa certezza (dove la prendete poi non mi è chiaro) fosse innocente sulla base del personaggio pubblico che amiamo, o sul fatto che facesse beneficenza altrimenti il pericolo è non dubitare di un possibile abusatore solo sulla base di stima dalla sua cerchia (che è la posizione di tanti pedofili) e dunque invito soltanto a cautela senza sforzarci di tener pulita e scintillante l’immagine dell’umano Michael; che poi la stampa ti distrugga lo so molto bene, io ho subito gang stalking quando ero ragazza avevo disagi non ero in grado di intendere e di volere, figurarsi cosa possono fare come cospirazioni al re del pop, è altamente possibile. Solo che lui non si è messo in una posizione agevole e non è giusto sentire di dormire con bambini come estraneo solo perché hai un pubblico che ti venera e non vede in te che un angelo o Dio. Non la faccio lunga oltre questo punto perché poi ne scriverò un mio libro… dunque sul fatto che la gente distrugga le anime innocenti anche solo per invidie o ancor più spesso per soldi sfondate con me una porta spalancata, lo so per esperienza diretta che il sistema può volerti distruggere e ripeto non posso dirne oltre perché parrebbe un delirio a chi si imbatte nel mio blog per la prima volta ed è off topic ❤❣️per questo credendo all’innocenza di Michael non me la sento per niente al tempo stesso di controbattere a chi crede che invece abbia combinato qualcosa.
È questo suo ritenere che potesse fare ciò che voleva per l’aurea carismatica amata, che a me sinceramente non piace e non dovremmo promuovere questo atteggiamento entro il potere mediatico.